VIVA LA DONNA

38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. 39Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; 40Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, 42ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

Luca 10,38-42

Gesù di Nazareth, il rivoluzionario numero uno, colui che ha sacrificato la propria vita per un ideale, decisamente con più risultati di tutti gli altri eroi[1], affida a due donne due aspetti fondamentali della vita cristiana: la contemplazione ed il servizio concreto al prossimo. La preghiera non deve essere sterile ed incompleta ma trova il suo naturale sbocco nell’azione concreta verso il fratello bisognoso d’aiuto. Egli predica alle donne come agli uomini, dei suoi miracoli sono beneficiari entrambi e appare risorto alle donne. Sarà il cristianesimo medioevale ad imporre la sottomissione della donna all’uomo e l’Inquisizione le riterrà streghe capaci di spingere l’uomo al peccato in qualsiasi modo.

La donna diventa poi angelica nelle varie correnti letterarie come il Dolce Stil Novo, ritenuta il tramite tra Dio e l’uomo e, in questo periodo storico, una vedova può ereditare il potere dal proprio marito, come Matilde di Canossa, mentre donne istruite possono essere figure leader nei conventi come Chiara d’Assisi e Caterina da Siena. Matilde fu una potente feudataria, dominando tutti i territori italici a nord dello Stato Pontificio, ed ardente sostenitrice del papato nella lotta per le investiture. Figura importantissima del Medioevo italiano vive in un periodo di continue battaglie, di intrighi e scomuniche, dimostrando una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni e mostrando un'innata attitudine al comando. La sua fede nella Chiesa del suo tempo le valse l'ammirazione e il profondo amore di tutti i suoi sudditi. Chiara d'Assisi, è stata una religiosa italiana, collaboratrice di Francesco d'Assisi e fondatrice dell'ordine delle monache clarisse: il 17 febbraio 1958 fu dichiarata santa patrona della televisione e delle telecomunicazioni; Caterina da Siena, è stata dichiarata dottore della Chiesa da papa Paolo VI. È compatrona d'Italia e d'Europa.

Nel Rinascimento, nonostante i ruoli tradizionali di monaca, moglie, serva, cortigiana affibbiate loro, spiccano figure politiche come Isabella d’Este, Caterina de’ Medici e Lucrezia Borgia. Isabella Andreini diventa la prima attrice a conquistare la popolarità europea con la Compagnia dei Golosi, grazie al fatto che la Commedia dell’Arte introduce la presenza della donna sul palcoscenico. La poetessa Isabella di Morra, considerata pioniera del Romanticismo, visse, invece, sotto la prepotenza dei fratelli che la segregarono nel proprio castello. Completamente isolata morì a soli 25 anni per mano degli stessi fratelli a causa di una presunta relazione con un barone, anch’egli ucciso.

La condizione delle donne nell'era vittoriana, nonostante il fatto che il sovrano fosse una donna, divenne sempre più difficile a causa della diffusione dell'ideale della "donna angelo”: non potevano votare, citare qualcuno in giudizio né possedere alcuna proprietà. In quanto esseri puri e puliti i loro corpi erano visti come templi che non dovevano essere adornati con gioielli né essere utilizzati per sforzi fisici o nella pratica sessuale. Il ruolo delle donne si riduceva a procreare ed occuparsi della casa in un condizione giuridica spaventosamente misera.

Il Risorgimento italiano, invece, riconosce pienamente la partecipazione femminile: patrioti, rivoluzionari e intellettuali italiani si incontrano nei salotti diretti da donne, come ad esempio Bianca Milesi, Metilde Viscontini Dembowski, Teresa Casati, e Cristina Trivulzio di Belgiojoso. Particolarmente rilevante è la presenza femminile nel movimento mazziniano: Sara Levi Nathan  Antonietta De Pace e Giuditta Bellerio Sidoli; Luisa Battistotti Sassi combatte nelle Cinque giornate di Milano; Colomba Antonietti cade nella difesa della Repubblica romana; Rosalia Montmasson partecipa alla Spedizione dei Mille come infermiera mentre Antonia Masanello e Giuseppa Bolognara Calcagno si uniscono ai combattenti garibaldini come soldatesse.

La Marvel stila una classifica dei supereroi donne inserendo personaggi come Supergirl, She-Hulk (che rappresenta la massima esaltazione delle donne, essendo indistruttibile, padrona di sé stessa, oltreché avvocato di successo) Wasp (donna protagonista della sua vita, creativa, matura e nello stesso tempo dolce e molto fragile) Batgirl, Donna Invisibile (donna dallo straordinario potere e nello stesso tempo madre affettuosa e presente) Wonder Woman (donna indipendente, dolce, che entra nell’immaginario femminile e femminista). Le mie supereroine donna preferite: mamma Giulia e mamma Rita, le quali non hanno ancora realizzato di avere i superpoteri mentre io lo so da tempo ormai! Credo che queste donne di carta assomiglino molto alla donna moderna che, barcamenandosi tra l’accudire la famiglia, lavorare ed occuparsi della casa, abbia davvero dei superpoteri. Ognuno di noi, almeno oggi, dovrebbe soffermarsi un poco ad osservarla e capire il suo mondo, il suo carattere complicato, la sua marcia in più (dettata a volte dal cuore, a volte dal cervello ed altre volte dagli ormoni) e moltiplicare per 365…

Chiudo questo mio scritto con una poesia di una donna vissuta nel VII sec.: la divina Saffo!  Molte sue concittadine la stimano e la ammirano tanto da riunirsi intorno a lei in un centro femminile del culto di Afrodite e delle Muse, un cenacolo intellettuale costituito da sole donne, nobili e aggraziate, che apprendono da lei l’arte della poesia e della musica.  La poetessa considera l’amore il sentimento per eccellenza che tutto muove. Ecco un assaggio della sua arte…

 

Sono qui. Nell'anticamera del Paradiso

vestita di solo desiderio.

Chiudo gli occhi. Un passo verso di te.

L'inferno.

Le fiamme avviluppano i nostri corpi la pelle freme

il cuore batte a ritmo di tango.

Il sangue bolle. Il vento tace.

Apro gli occhi...

tu non ci sei. Io non ci sono.

 

Auguri a tutte noi.

Romina



[1] Corrado Augias. Le ultime diciotto ore di Gesù. Einaudi, pp. 246