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San Matteo Apostolo ed Evangelista

Gli amici dell’Anfi di Leverano che, nel novembre di qualche anno fa, parteciparono al pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, ricorderanno certamente che facemmo una tappa al Santuario di San Matteo, nei pressi di San Marco in Lamis. Il Santuario, affidato ai frati minori francescani, custodisce una preziosa e molto venerata reliquia del Santo (un dente molare) ed una biblioteca ricca di circa 60.000 volumi e di alcune antichissime Bibbie.
La sosta, breve, ma significativa ed intensa, ci consentì di pregare dinanzi alla reliquia, con la guida del padre superiore, e di rendere così omaggio all’Apostolo San Matteo che, dal 10 aprile 1934, è il Patrono della Guardia di Finanza. Fu proclamato tale dal Pontefice Pio XI, in accoglimento di una istanza avanzata dal Comandante Generale della Guardia di Finanza e sostenuta dall’Ordinario Militare affinché il Corpo dei finanzieri “più facilmente ottenga il Divino ausilio nell’adempimento dei suoi gravi doveri”. Il documento che fissa questo riconoscimento (“Breve Pontificio”), è firmato dal cardinale Pacelli, futuro Pio XII, ed auspica che “tutti gli appartenenti al Corpo possano, sul Suo esempio, unire l’esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo”. Nel calendario della Chiesa Cattolica la memoria di San Matteo Evangelista ed Apostolo è ricordata il 21 settembre. La Guardia di Finanza celebra questa data con particolare risalto ed importanza, con una cerimonia che si svolge a Roma ed a cui partecipano autorità religiose, militari e civili
San Matteo è l'autore di un Vangelo che, scritto dapprima in aramaico, fu poi tradotto in greco, dal momento che l’originale era andato perduto. Giudeo di nascita, esercitava il mestiere di gabelliere a Cafarnao di Galilea, cioè riscuoteva le tasse per conto dei Romani. Era seduto al suo al banco di lavoro quando Gesù lo chiamò al suo seguito. Così dice il Vangelo: “Partito di là, Gesù vide seduto al banco delle imposte un uomo chiamato Matteo. Gli dice: <<Seguimi>>. E quello, alzatosi, si mise a seguirlo.” (Matteo, 9,9).
